VITTORIA! IL TRIBUNALE DI ROMA HA SMENTITO COMUNE E NOTAI.

giustiziaEdilizia convenzionata: stop alla speculazione

IL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA, IN UNA CAUSA PROMOSSA DA UNA NOSTRA ASSOCIATA, CON LA SENTENZA N. 9863/2014 SMENITISCE IL COMUNE ED I NOTAI SUL PREZZO MASSIMO DI VENDITA E DI LOCAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE, FINO AD OGGI IGNORATO, CON GRAVE DANNO ERARIALE PER ROMA ‘CAPITALE COMMISSARIATA’

 Un fiorente mercato, in danno alla funzione sociale dell’edilizia per le classi meno abbienti e al diritto all’abitare. Il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittima l’elusione del cosiddetto “prezzo massimo di cessione degli alloggi di edilizia convenzionata”, norma rispettata in tutti i comuni d’Italia che però, a Roma, trova una scappatoia che consente a privati di alienare o affittare il proprio alloggio a prezzo di mercato – quando ciò per legge non é consentito.

Roma Capitale, fino ad oggi, ha avallato tali comportamenti speculativi, non applicando le sanzioni, a carico dei venditori speculatori, previste in convenzione e non aderendo nemmeno alla sanatoria prevista dalla L.106/2011, con grave danno erariale per un’amministrazione in pesante deficit e sotto commissariamento.

La complessa vicenda prende il via da una “fantasiosa interpretazione” delle norme – o in alcuni casi dalla loro inosservanza – da parte dei Dirigenti dell’ufficio Edilizia sociale, costola dell’assessorato all’Urbanistica di Roma e dei notai di Roma, che hanno consentito un vero e proprio privilegio, per non dire macroscopica speculazione, ad acquirenti a prezzo sociale di appartamenti di edilizia convenzionata che si sono trasformati in breve tempo, in veri e propri immobiliaristi favoriti, ab origine dalle tariffe agevolate di acquisto dell’immobile e, in seconda battuta, dalla vendita o dalla locazione a prezzo di mercato.

Il mancato introito per Roma Capitale, si stima in circa 800 milioni di euro.

Roma, 13 maggio 2014

                                                                       IL PRESIDENTE DALL’ASSOCIAZIONE “AREA 167”

                                                                                              GIUSEPPE DI PIERO

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