PUNTO E BASTA! … LA GIOSTRA DELLA SPECULAZIONE SU ALLOGGI EDIFICATI SU TERRENI ESPROPRIATI E’ FINITA

NESSUNA SPECULAZIONELa S.C. di Cassazione, con sentenza 18135/2015, ha messo definitivamente la parola fine alla speculazione sulla vendita e sugli affitti di alloggi edificati su suoli espropriati dal Comune di Roma e poi concessi in proprietà o in diritto di superficie per 99 anni ed ha accolto la nostra tesi secondo cui “la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica non può terminare al momento della prima assegnazione”.

A Roma, è accaduto che nel caso delle compravendite di abitazioni situate all’estrema periferia, edificati su terreni espropriati per pubblica utilità, sono stati venduti al prezzo poco popolare di 360.000,00 euro (ed oltre!) laddove i primi assegnatari – pochissimi anni prima – non hanno pagato neppure la metà di quanto hanno (illegalmente) preteso in fase di ri-vendita.

Questo privilegio (che equivale ad una vincita al superenalotto!!!), è stato concesso dal Comune di Roma senza neppure richiedere il pagamento dell’obolo previsto dal comma 49-bis dell’art. 31 della Legge 448/1998 introdotto dalla Legge 106/2011 (c.d. Decreto sviluppo 2011).

Non ci vuole tanto a capire perché l’esito di questa causa destava molte “aspettative” e preoccupazioni negli ambienti del notariato romano e degli stessi Uffici Tecnici dell’Amministrazione Capitolina: costoro, nel corso degli ultimi quindici anni, hanno illecitamente avallato le pretese speculative dei primi assegnatari di tale tipologia di alloggi (che si ripete fanno parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica) i quali, troppo spesso hanno commercializzato detti cespiti a prezzo libero di mercato e si sono appropriati di un enorme surplus sul prezzo di vendita (circa € 250.000,00 ad alloggio!), rispetto al valore previsto dalle relative Convenzioni edificatorie.

Eppure, proprio a Roma doveva sentirsi maggiore l’esigenza di un’applicazione corretta delle richiamate norme poiché una famiglia su 191 si trova sotto sfratto (per lo più per morosità); gli affitti in pochi anni sono saliti del 160%; centinaia di famiglie disperate – per garantirsi il “diritto all’abitare” – sono state addirittura costrette a umiliarsi e ricorrere alle cosiddette “occupazioni”.

La nostra associazione si propone la tutela, a livello nazionale, degli inquilini e degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica e non, nonché dei cittadini che, in generale, versano in condizioni di bisogno alloggiativo e comunque dei diritti degli utenti del bene casa e degli aspiranti ad esso.

                                                         PRESIDENTE ASS.NE AREA 167

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One Response to PUNTO E BASTA! … LA GIOSTRA DELLA SPECULAZIONE SU ALLOGGI EDIFICATI SU TERRENI ESPROPRIATI E’ FINITA

  1. mario maccioni scrive:

    buongiorno
    q8ata estate ho chiedo al comune chiarimenti per la cessione del mio appartamento acquistato 15 anni fa in edilizia agevolata, la’appartamento è molto piccolo e nel frattempo mi sono sposato e sono arrivati tre figli, l’idea era quella di vendere per comprare, non potendo più accedere ai programmi di edilizia agevolata, in quanto ne ho già usufruito. logicamente la mia non sarebbe una speculazione, ma una necessità. il 16 luglio 2015 ilcomune mi ha dato il nulla osta a vendere a prezzo di libero mercato, ed a fine luglio 2015 ho firmato il preliminare, la sentenza del 15 settembre ha bloccato tutto, ma mi sta provocando seri danni, per via di caparra rilasciata per la nuova casa e agenzia pagata. cosa mi suggerite, cosa posso fare, io logicamente non avrei mai venduto a prezzo di max cessione, in quanto non avrei potuto acquistare un nuovo appartamento con la cifra ricavata. in finale sono vittima di un errore del comune, non mio!!!!…. cosa mi suggerite?

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